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Giornata del Creato

Il 21 ottobre 2018, si è svolta la Giornata del Creato, un evento incentrato sulla riflessione e la consapevolezza riguardo al nostro ambiente naturale e l’importanza di curare la nostra “grande Casa”, ovvero il cosmo in cui viviamo. Durante l’incontro, Augusto Cavadi ha condotto una conversazione sulla tematica, esaminando diverse questioni fondamentali.

Una delle domande affrontate durante l’evento è stata il motivo per cui le scienze e le pratiche che si occupano del “creato” vengono raggruppate sotto l’ombrello del termine “Ecologia”. L’Ecologia è una disciplina che studia le relazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente naturale, promuovendo la comprensione dell’interconnessione tra tutti gli elementi del cosmo.

Luogo:

Locorotondo

Date:

21 Ottobre 2018

Categoria:

Attività sul Territorio

Augusto al cellulare

Il messaggio dell'enciclica "Laudato si'" sull'interconnessione dell'umanità con il cosmo

Un sottotitolo significativo menzionato durante l’incontro è tratto dall’enciclica “Laudato si'” che suggerisce che le nostre “micro-case” individuali si trovano all’interno della “macro-casa” più ampia, che è il cosmo. Questa prospettiva invita a riflettere sul fatto che, nonostante le nostre singole esperienze e preoccupazioni personali, siamo tutti parte di un’unica realtà condivisa.

 

La follia dell'individualismo e la necessità di curare la "grande Casa"

È stata evidenziata una follia generalizzata, ovvero il concentrarsi esclusivamente sulla cura delle nostre “casette” individuali, trascurando spesso la cura della “grande Casa”, ossia il pianeta e l’ambiente in cui viviamo. Questa miopia può portare a conseguenze disastrose e autodistruttive per l’intera umanità e la Terra stessa.

Si è posto l’interrogativo su come guarire da questa follia suicida. Durante l’evento, sono state proposte due vie per affrontare questa situazione critica:

Curare l’idiozia di chi si illude di potersi “appartare” rispetto al territorio e ignora ciò di cui si priva. In altre parole, è fondamentale superare l’atteggiamento egoistico che ci porta a considerare il nostro benessere individuale senza considerare gli effetti delle nostre azioni sull’ambiente circostante.

Curare l’incapacità di “rispettare” i “beni comuni”. Questa proposta richiama l’importanza di prendersi cura delle risorse naturali, dei luoghi pubblici e dell’intera biosfera come patrimonio comune dell’umanità.

– AUGUSTO CAVADI

Augusto Cavadi ha sottolineato che solo adottando questi presupposti etici, è possibile agire politicamente per portare una rivoluzione positiva negli stili di vita, nei modelli di produzione e consumo e nelle strutture di potere che attualmente influenzano le società. Questo richiama l’invito a intraprendere un cambiamento radicale nel modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con l’ambiente, impegnandoci attivamente per preservare e proteggere la nostra Casa comune, il pianeta Terra.

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